Vigilanza Documentale INPS (ex Verifica Amministrativa), Circolare INPS n. 93/2017 del 30.05.2017, Oggetto: Sviluppo delle attività di vigilanza documentale. Prassi operative e procedure.

Gentili colleghi,

ritenendo di fare cosa gradita nei confronti degli associati e non, lo Staff ILA, segnala gli utili riferimenti normativi sulla Vigilanza Documentale INPS (ex Verifica Amministrativa) a partire dalla Circolare INPS n. 93/2017 del 30.05.2017<.

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Circolare INPS n. 93/2017 del 30.05.2017<

Circolare INPS n. 93/2017 del 30.05.2017 Oggetto: Sviluppo delle attività di vigilanza documentale. Prassi operative e procedure automatizzate preordinate a favorire l’individuazione di aziende che simulano l’instaurazione di rapporti di lavoro.<

Vigilanza documentale, INPS e lotta all’evasione – FORUM PA 2016<

OGGETTO:Sviluppo delle attività di vigilanza documentale. Prassi operative e procedure automatizzate preordinate a favorire l’individuazione di aziende che simulano l’instaurazione di rapporti di lavoro.
SOMMARIO:Con la presente circolare, l’Istituto avvia l’implementazione di nuove metodologie di controllo delle informazioni trasmesse attraverso le dichiarazioni contributive nonché di quelle disponibili nelle banche dati delle altre pubbliche amministrazioni basate sull’utilizzo di strumenti statistici predittivi preordinati a favorire l’individuazione di fenomeni a rischio di irregolarità.

In particolare, l’attivazione di queste nuove metodologie segna il passaggio, già delineato nell’ambito della circolare n. 147 del 7 agosto 2015<, da un approccio di controllo e intervento “ex post” ad un approccio preordinato a limitare l’insorgere delle condizioni che possono determinare situazioni di irregolarità o frode attraverso la definizione di un assetto sistematico di analisi delle informazioni volto a intercettare l’insorgere di comportamenti a rischio prima che si determinino i relativi effetti economici.

In questo quadro, con la presente circolare, viene introdotto il piano operativo – denominato “FROZEN” – preordinato a potenziare la funzione di contrasto alla simulazione di rapporti di lavoro finalizzata alla fruizione indebita di prestazioni previdenziali.

Indice:

L’attività di vigilanza documentale.

L’introduzione di nuovi presidi di contrasto e prevenzione dei fenomeni evasivi/elusivi della contribuzione.

Il Piano operativo “FROZEN”.

1.   L’attività di vigilanza documentale.

 

Accanto allo svolgimento delle tradizionali funzioni legate alla erogazione di prestazioni e servizi previdenziali, l’Istituto ha posto in essere ulteriori e specifiche attività di controllo preordinate all’accertamento della sussistenza del rispetto delle condizioni di legge ai fini della attivazione e gestione del rapporto assicurativo del lavoratore, sviluppando metodologie di analisi volte a favorire l’individuazione di situazioni di irregolarità.

 

In particolare, lo sviluppo delle metodologie di analisi ha consentito di accrescere le capacità dell’Istituto di combinare in modo sempre più efficace le informazioni rivenienti dal processo di trasmissione telematica, su base mensile, dei dati retributivi e assicurativi dei lavoratori dipendenti, avviato dal Legislatore a partire dal 2005.

 

In questa prospettiva, si è passati dall’accertamento, anche attraverso lo strumento ispettivo, delle situazioni non in linea con i canoni normativi ad una vera e propria attività di counseling mirata ad orientare i comportamenti aziendali e a favorire l’adozione spontanea di prassi fondate sul rafforzamento delle condizioni di tutela previdenziale dell’assicurato.

La circolare n. 147/2015< ha previsto, infatti che l’attività di Verifica Amministrativa, in aggiunta alla funzione “tradizionale” di controllo ex-post dei comportamenti aziendali, debba sviluppare una nuova serie di presidi finalizzati a contrastare e a prevenire i fenomeni elusivi della contribuzione, prima che il comportamento fraudolento si sia consolidato e, conseguentemente, abbia prodotto i suoi effetti dannosi alle entrate dell’Istituto e più in generale al sistema economico del Paese.

La piena effettività ed efficacia dei controlli on desk deve quindi essere conseguita attraverso l’espletamento di una serie di check che si articolano sulla base di due prospettive di intervento:

la prima, finalizzata a mantenere una costante azione di controllo sul territorio in relazione a situazioni di irregolarità contributiva già poste in essere, allo scopo di garantire il mantenimento dell’efficacia deterrente dell’azione di Verifica Amministrativa (c.d. attività di accertamento: diretta ad accertare e quantificare la contribuzione previdenziale dovuta e non versata);

la seconda, finalizzata a prevenire e/o contrastare con la massima tempestività possibile le fattispecie elusive degli obblighi contributivi ancor prima che il comportamento fraudolento si sia consolidato ed abbia prodotto i suoi effetti a danno delle entrate dell’Istituto e del sistema Paese (c.d. attività di prevenzione: finalizzata a contribuire alla riduzione del debito pubblico).

La necessità di sviluppare la predetta attività di prevenzione è stata altresì oggetto di particolare attenzione nell’ambito del processo di adeguamento delle linee strategiche dell’Istituto, con la valorizzazione di un approccio proattivo rispetto ai fenomeni elusivi ed evasivi del versamento della contribuzione e, più in generale, di prassi finalizzate a contrastare con la massima tempestività consentita le attività fraudolente che si registrano nel mondo del lavoro.

Detto processo prevede lo sviluppo delle attività di analisi, nonché l’adeguamento della prassi amministrativa e delle infrastrutture informatiche finalizzati a favorire la crescita delle capacità di monitoraggio e di controllo preventivo degli eventi che possono causare effetti dannosi all’Istituto ed al sistema Paese. Ci si riferisce, in particolare, ai fenomeni di errata o fraudolenta compilazione della denuncia contributiva da cui scaturisce l’indebita fruizione di:

a)   prestazioni a sostegno del reddito sulla base di rapporti di lavoro simulato;

b)   conguagli per prestazioni inesistenti (malattia, maternità, assegni al nucleo familiare, ecc.);

c)   incentivi all’occupazione di natura economica e contributiva;

d)   conguagli per erogazione del trattamento di fine rapporto per conto del Fondo di tesoreria.

Allo scopo di contrastare la diffusione dei predetti fenomeni, l’Istituto ha potenziato le risorse dedicate allo sviluppo di tecniche di analisi dei dati e di procedure informatiche automatizzate per favorire l’individuazione delle situazioni di disallineamento informativo o di incongruità contributiva.

Al riguardo, si ricordano, per la loro valenza sotto il profilo dimensionale, i programmi avviati nel 2015 allo scopo di contrastare:

a)   il fenomeno del pagamento di obbligazioni contributive attraverso l’utilizzo di crediti erariali che, sulla base dei successivi accertamenti amministrativi ed ispettivi, risultano insussistenti. Detto programma è stato sviluppato in forma sistematica a seguito dell’accordo di collaborazione siglato il 26 maggio 2015 dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate e si fonda sul costante raccordo operativo fra i due Enti a livello centrate e territoriale;

b)   la fruizione illegittima di incentivi ed agevolazioni contributive finalizzate ad accrescere i livelli di occupazione ovvero a favorire la diffusione di rapporti di lavoro stabili. In questo ambito l’Istituto ha sviluppato l’automazione del controllo della fruizione dell’esonero contributivo triennale introdotto dalla legge di stabilità 2015 per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che nei sei mesi precedenti non avessero svolto attività lavorative con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

A partire dalla pubblicazione della presente circolare l’Istituto avvia l’implementazione di nuove metodologie di controllo delle informazioni trasmesse attraverso le dichiarazioni contributive nonché di quelle disponibili nelle banche dati delle altre pubbliche amministrazioni basate sull’utilizzo di strumenti statistici predittivi preordinati a favorire l’individuazione di fenomeni a rischio di irregolarità.

Considerato che l’attivazione di queste nuove metodologie di controllo è volta ad accrescere l’efficacia delle attività di contrasto ai fenomeni di illegalità e irregolarità – fenomeni che peraltro arrecano nocumento alle aziende e agli intermediari previdenziali che improntano il loro comportamento al rispetto dei canoni normativi e che rappresentano la grandissima parte del mondo del lavoro del Paese – l’Istituto confida che la consueta collaborazione, da parte dei soggetti contribuenti e dei loro intermediari previdenziali, consenta di realizzare con efficienza e rapidità lo svolgimento delle attività di accertamento in argomento.

2.   L’introduzione di nuovi presidi di contrasto e prevenzione dei fenomeni evasivi/elusivi della contribuzione.

Allo scopo di contrastare il fenomeno della simulazione di rapporti di lavoro finalizzata alla indebita fruizione di prestazioni previdenziali (solitamente trattamenti di sostegno al reddito nel corso di periodi di disoccupazione involontaria), l’Istituto ha adottato iniziative ed interventi riconducibili sia all’attività di accertamento, sia a quella di prevenzione.

In particolare, accanto alle tradizionali forme di controllo svolte nel corso dell’erogazione dei trattamenti previdenziali e finalizzate a rilevare gli elementi di anomalia desumibili all’atto della liquidazione della prestazione, nel corso degli ultimi anni l’Istituto ha sviluppato tecniche di analisi delle denunce contributive preordinate a rilevare, attraverso la ricognizione degli elementi informativi afferenti al rapporto di lavoro, comportamenti idonei a celare l’insorgenza di rapporti di lavoro simulato.

Nei casi in cui si è riscontrato il rischio della sussistenza di comportamenti fraudolenti, l’Istituto ha attivato gli opportuni accertamenti di natura ispettiva ed ha inibito l’utilizzo dei periodi assicurativi a rischio.

Detta attività ha consentito di individuare un ingente numero di rapporti di lavoro simulati, comunicati all’Istituto allo scopo di far conseguire prestazioni previdenziali indebite, e di attivare, laddove l’erogazione del trattamento previdenziale fosse già avvenuta, le conseguenti operazioni di recupero delle somme indebitamente percepite.

Con la presente circolare, allo scopo di potenziare il contrasto ai fenomeni di simulazione dei rapporti di lavoro, viene introdotto un nuovo piano operativo, denominato “FROZEN”, che adotta una metodologia di controllo basata su sistemi statistici predittivi in grado di intercettare i flussi informativi a rischio prima che gli stessi vadano a popolare le basi dati e, in particolare, il conto assicurativo individuale.  In particolare, i nuovi applicativi analizzano mensilmente, sulla base di un sistema integrato di indicatori di rischio, le denunce individuali, intercettando quelle che presentano profili di rischio, e ne supportano i successivi accertamenti da parte dalle strutture territoriali dell’Istituto.

L’intero processo di controllo viene svolto prima che i dati vadano ad alimentare il conto assicurativo individuale, pertanto i periodi assicurativi sottoposti a verifica non sono disponibili per il riconoscimento delle prestazioni previdenziali sino all’esito del processo di controllo.

In una prima fase l’attività automatizzata di controllo riguarderà i datori di lavoro che utilizzano il flusso UniEmens, sezione <PosContributiva> (lavoratori alle dipendenze di datori di lavoro privati non agricoli). Successivamente il controllo sarà esteso alle altre tipologie di datori di lavoro, con particolare riguardo alle aziende agricole, ai committenti di assicurati iscritti alla gestione separata e ai datori di lavoro domestico.

3.   Il Piano operativo FROZEN.

L’esperienza fin qui maturata ha consentito di definire indicatori che favoriscono l’identificazione di comportamenti e fenomeni che prefigurano potenziali profili di rischio. Detti indicatori sono soggetti ad una sistematica e costante attività di controllo volta a valutarne, tempo per tempo, l’adeguatezza e, se del caso, ad operare gli opportuni adattamenti, anche alla luce dei cambiamenti delle variabili esterne.

In particolare, tutti i flussi UniEmens trasmessi saranno sottoposti ad una serie di controlli automatizzati, strutturati con metodologie di data mining che si basano su profili di rischio predefiniti e sulle risultanze dell’analisi dei dati storici dei rapporti di lavoro simulati noti all’Istituto.

Il sistema degli applicativi che supportano la gestione del piano operativo FROZEN identifica le denunce contributive che presentano profili di rischio e ne “blocca” gli effetti, con particolare riguardo all’alimentazione dei conti assicurativi individuali.

Le posizioni aziendali a cui afferiscono i predetti flussi sono soggette ad un’accurata attività di controllo da parte delle sedi territoriali dell’Istituto, che si avvarranno delle informazioni rese disponibili dalla procedura informatica, con particolare riguardo alle caratteristiche dell’azienda e della sua storia contributiva, e degli ulteriori dati reperibili attraverso la consultazione delle banche dati gestite dalla altre pubbliche amministrazioni. All’esito dei predetti controlli, da concludersi di norma entro 30 giorni dal blocco della denuncia contributiva a rischio, la sede dell’Istituto territorialmente competente provvederà a:

a)   acquisire la denuncia contributiva in stato “bloccato”, laddove accerti che la posizione aziendale non presenti elementi idonei a prefigurare la sussistenza di rapporti di lavoro simulato ovvero altre irregolarità tali da impedire l’acquisizione della denuncia medesima. In tal caso la denuncia contributiva sottoposta a controllo verrà acquisita e gestita dall’istituto sulla base delle procedure gestionali ordinarie, anche con riguardo all’alimentazione dei conti assicurativi interessati;

b)   programmare, in alternativa, apposite sessioni di lavoro, con la partecipazione dei rappresentanti delle aziende sottoposte a controllo, nel corso delle quali saranno esaminati gli elementi informativi e documentali prodotti. Nel caso in cui, a causa dell’omessa collaborazione da parte dei rappresentanti dell’azienda soggetta al controllo amministrativo – vedi, ad es., la mancata partecipazione alle predette sessioni di lavoro finalizzate –, non risulti possibile effettuare una compiuta verifica in ordine alla sussistenza dei presupposti di legittimità delle informazioni contenute nella denuncia contributiva, le sedi territoriali dell’Istituto, avvalendosi della procedura informatica FROZEN, provvederanno a tenere sospesi gli effetti assicurativi della denuncia contributiva medesima e di tutte le denunce contributive successive che risulteranno trasmesse dall’azienda, dandone formale notizia all’azienda stessa. Al contempo, stante la sussistenza di profili di anomalia nei flussi UniEmens trasmessi, che non risultano superati a causa della mancanza di collaborazione da parte dell’azienda, le eventuali richieste di verifica della regolarità contributiva tramite la procedura DURC on line nel frattempo pervenute saranno definite, in base alle istruzioni fornite dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sub art. 3 della circolare 8 giugno 2015, n. 19, con esito irregolare. Si rammenta, infatti, che, nell’ambito della citata disposizione, il predetto Ministero ha avuto modo di specificare che “…la verifica attesterà un esito di irregolarità con riguardo alla denuncia trasmessa, che, tuttavia, alla stessa data presenti incongruenze che non risultano risolte da parte del denunciante”. Dette misure saranno operanti fino a quando non sarà possibile effettuare, con la collaborazione dei rappresentanti dell’azienda, gli accertamenti necessari a favorire l’esito dei controlli di competenza dell’Istituto. Nei casi in cui non siano forniti i richiesti riscontri e si ravvisino elementi di particolare gravità, le sedi territoriali dell’Istituto, sempre avvalendosi delle nuove funzionalità informatiche, potranno intervenire anche sulle denunce contributive già trasmesse dalle predette aziende, sospendendone gli effetti assicurativi.

All’esito degli accertamenti condotti anche con la collaborazione dell’azienda, la sede dell’Istituto territorialmente competente provvederà a:

acquisire la denuncia contributiva in stato “bloccato”, laddove accerti che la posizione aziendale non presenti elementi idonei a prefigurare la sussistenza di rapporti di lavoro simulato ovvero altre irregolarità tali da impedire l’acquisizione della denuncia medesima. In tal caso la denuncia contributiva sottoposta a controllo verrà acquisita e gestita dall’Istituto sulla base delle procedure gestionali ordinarie, anche con riguardo all’alimentazione dei conti assicurativi interessati;

annullare i rapporti assicurativi contenuti nella denuncia contributiva, laddove venga accertata, attraverso l’utilizzo degli strumenti di indagine di natura amministrativa, la sussistenza di rapporti di lavoro simulati ovvero altre gravi irregolarità idonee a comportare l’adozione dell’atto di annullamento dei rapporti assicurativi contenuti nella denuncia. In questi casi, le sedi territoriali dell’Istituto provvederanno a comunicare l’esito degli accertamenti al datore di lavoro ed ai lavoratori, effettuando, se del caso, l’informativa alla competente autorità giudiziaria;

attivare le procedure per l’avvio dei necessari accertamenti di natura ispettiva, laddove l’esito dei controlli condotti in via amministrativa non determini risultati concludenti ai fini di cui si tratta. In questi casi, le sedi territoriali dell’Istituto forniranno alle strutture incaricate degli accertamenti ispettivi apposita relazione dalla quale emergano gli elementi raccolti nel corso dell’istruttoria corredata della documentazione a disposizione. Anche in questo caso l’acquisizione dei flussi UniEmens rimarrà in stato “bloccato” in attesa della conclusione dell’accertamento ispettivo.

Allo scopo di favorire la corretta ed uniforme attuazione sull’intero territorio nazionale del piano operativo FROZEN, la Direzione centrale entrate e recupero crediti fornirà le opportune istruzioni operative alle sedi territoriali dell’Istituto anche nell’ambito di appositi interventi di natura formativa.

 Il Direttore Generale 
 Gabriella Di Michele

Circolare INPS n. 93/2017 del 30.05.2017<

Circolare INPS n. 93/2017 del 30.05.2017 Oggetto: Sviluppo delle attività di vigilanza documentale. Prassi operative e procedure automatizzate preordinate a favorire l’individuazione di aziende che simulano l’instaurazione di rapporti di lavoro.<

Vigilanza documentale, INPS e lotta all’evasione – FORUM PA 2016<

 

Circolare INPS n. 147/2017 del 07.08.2015<

Circolare INPS n. 147/2017 del 07.08.2015 Evoluzione dell’attività di Verifica Amministrativa – La nuova mission – L’integrazione con il nuovo modello organizzativo dell’Attività Ispettiva – La struttura Centrale – Il ruolo delle Direzioni Regionali – Il ruolo dei funzionari sul territorio – Le attività per l’anno 2015.<

OGGETTO:Evoluzione dell’attività di Verifica Amministrativa – La nuova mission – L’integrazione con il nuovo modello organizzativo dell’Attività Ispettiva – La struttura Centrale – Il ruolo delle Direzioni Regionali – Il ruolo dei funzionari sul territorio – Le attività per l’anno 2015.
SOMMARIO:
1. Premessa

2. La mission originaria

3. La nuova mission

4. L’integrazione dell’attività di Verifica Amministrativa con l’Attività Ispettiva

4.1 Sviluppi procedurali congiunti

5. La struttura Centrale di Verifica Amministrativa

6. Il ruolo delle Direzioni Regionali

7. Il ruolo dei funzionari sul territorio

8. Linee guida per le nuove attività di Verifica Amministrativa

8.1 Le attività nell’area Aziende Uniemens

8.2 Le attività nell’area Agricola

Premessa

Con la circolare n. 23/2010, nell’ambito dello sviluppo del nuovo modello organizzativo dell’Istituto, sono state fornite le prime indicazioni amministrative e organizzative per la concreta attuazione della funzione di Verifica Amministrativa.

2. La mission originaria

La funzione di Verifica Amministrativa posta a presidio della gestione dei flussi assicurativi e contributivi, anche attraverso un processo integrato tra la fase amministrativa e l’attività di vigilanza, può esser descritta come lo sforzo proattivo dell’Istituto finalizzato alla rimodulazione dei rapporti con i soggetti contribuenti, realizzato attraverso specifiche azioni tese ad accrescere e sviluppare la compliance aziendale ovvero una sempre maggiore conformità dei comportamenti aziendali alle disposizioni normative e di prassi Inps in un’ottica di costante collaborazione tra soggetto contribuente e PA.

Le prime attività di tutoraggio rivolte alle grandi aziende e il confronto dei monti retributivi ne sono un esempio ed hanno rappresentato un’importante novità nelle modalità d’interlocuzione con il soggetto contribuente che ha inteso l’attività posta in essere dall’Istituto come una vera e propria attività di counseling tesa ad orientare i comportamenti aziendali e promuovere atteggiamenti “virtuosi”, attivando un controllo costante e personalizzato nei confronti della singola azienda tutorata.

Il costante accrescimento professionale dei funzionari addetti allo svolgimento di tali attività e il rafforzato e più costruttivo rapporto sinergico avviato con i soggetti contribuenti e gli intermediari interessati ai controlli hanno consentito e favorito un cambiamento sistematico nello svolgimento dell’attività di Verifica.

In pratica, i controlli hanno progressivamente abbandonato ogni originaria impostazione di carattere consulenziale/formale e si sono concentrati su fenomeni caratterizzati da una irregolarità sostanziale attraverso specifiche operazioni che hanno puntato ad un risultato, in termini di accertato/riscosso, economicamente rilevante.

In stretta collaborazione con il Coordinamento Generale Statistico Attuariale ed attraverso un approccio statistico di tipo “analitico” delle singole fattispecie evasive/omissive di volta in volta analizzate, sono stati individuati degli “indici di rischio”.

Tali indicatori statistici preliminari di rischiosità hanno consentito di estrarre delle liste di aziende “non congrue” che, attraverso l’ausilio di apposite procedure informatiche, sono state sottoposte a Verifica Amministrativa.

Tali interventi (controllo e recupero degli importi indebitamente conguagliati e delle principali agevolazioni contributive, operazione Pegaso, operazione Giasone) realizzati “ex post” rispetto a situazioni di irregolarità contributiva già consumate, nel limite quinquennale di prescrizione, hanno consentito di realizzare notevoli volumi di accertato e di mantenere una elevata e costante azione di controllo e deterrenza sul territorio.

Il cambiamento strategico è rappresentato dalla prima emissione di uno specifico piano della Verifica Amministrativa in cui si è provveduto a dettare, per l’anno 2013 e successivamente per l’anno 2014, le linee guida dell’attività di verifica finalizzate alla realizzazione degli obiettivi di budget.

3. La nuova mission

La crescita professionale e la migliore allocazione del personale (ora presente anche in tutte le Agenzie complesse) adibito alla verifica sul territorio, unite alle maggiori potenzialità delle procedure informatiche, consentono oggi un ulteriore salto di qualità dell’attività di Verifica.

Accanto alla funzione “tradizionale” di controllo ex-post dei comportamenti aziendali, finalizzato all’aumento dell’accertato, saranno sviluppati e resi operativi una serie di nuovi presidi finalizzati non solo a contrastare ma anche a prevenire fenomeni elusivi della contribuzione, prima che il comportamento si sia consolidato ed abbia prodotto i suoi danni.

L’attività di Verifica Amministrativa continuerà a costituire un efficace strumento a disposizione delle aziende. Queste, infatti, potranno fruire del costante sostegno dell’INPS che assumerà il ruolo di partner in relazione al corretto svolgimento degli adempimenti previdenziali. Diversamente, per le aziende operanti in modo strutturalmente irregolare, l’attività di Verifica sarà un efficace strumento di cui l’Istituto potrà avvalersi per contrastare con maggiore efficacia quei fenomeni che, sostanziandosi in fattispecie contra legem, alterano pesantemente il mercato arrecando grave danno al sistema economico del Paese.

Tale attività sarà svolta attraverso una specifica Business Intelligence che, mediante l’analisi dei comportamenti aziendali, dei flussi contributivi, delle transazioni operate sulle procedure e lo sviluppo di sistemi statistici predittivi, riesca a realizzare una struttura organica di rilevazione di “allarme” su situazioni “fuori norma” e “anomalie” di varia natura.

4. L’integrazione dell’attività di Verifica Amministrativa con l’Attività Ispettiva

In questi ultimi anni, anche a causa della crisi economica che ha interessato il nostro Paese, il fenomeno del sommerso nella sua dimensione quali-quantitativa, aggravato anche da forme societarie in grado di riprodurre sistematicamente in più parti del nostro Paese nuovi filoni di evasione ed elusione a danno della collettività, si è ulteriormente sviluppato.

La condotta evasiva/elusiva, nelle sue diverse forme, ha conosciuto una significativa trasformazione caratterizzandosi per la combinazione di diversificate componenti territoriali e settoriali.

Un’accurata ed efficace attività di prevenzione e contrasto dell’economia sommersa non può prescindere dalla concreta realizzazione di un efficiente processo di integrazione tra la fase amministrativa e l’attività di vigilanza ispettiva.

Al fine di ottenere e consolidare la succitata integrazione tra l’attività di Verifica e l’Attività Ispettiva saranno progressivamente introdotti:

–  nuove metodologie di controllo, che modificheranno l’iter procedurale di gestione e verifica delle informazioni aziendali;

– nuovi strumenti procedurali di controllo, diretti a individuare e bloccare tempestivamente le possibili situazioni di evasione/omissione contributiva.

4.1 Sviluppi procedurali congiunti

Sono stati realizzati specifici applicativi in grado di attingere le informazioni necessarie all’operatore amministrativo/ispettore. Tali applicativi, sfruttando l’ampio patrimonio informativo, composto non solo dalle banche dati dell’Istituto ma anche da quelle esterne che sono nella sua disponibilità, consentono di coniugare il “saper fare” degli ispettori, frutto dell’esperienza maturata dagli stessi nel corso dell’attività istituzionale.

Per potenziare l’attività di verifica preliminare territoriale saranno nel tempo resi disponibili strumenti innovativi in grado di intercettare a livello centrale e regionale  fenomeni, già costituiti o in formazione, pervasivi del territorio e dannosi per i settori produttivi.

A tal riguardo si evidenziano le procedure:

–      La Piattaforma delle Attività di Vigilanza – PAV risponde alle esigenze di rilevare le patologie attraverso l’analisi del tessuto socio economico del territorio e di individuare tempestivamente sintomi di criticità mediante il controllo dei comportamenti del soggetto contribuente nel momento in cui questi si presentano. La procedura prevede un nuovo Sistema di Supporto, simultaneo alle decisioni, centrale e dislocato sul territorio. Questo permetterà di valorizzare il patrimonio informativo in dotazione degli organismi partners con la nostra attività istituzionale, elaborando parametri/indicatori di rischio direttamente riferibili alle complessità territoriali, al fine di indirizzare le direttrici di intervento per risultati qualificati e immediatamente  verificabili. Il motore trasversale dell’applicativo consente l’utilizzo di informazioni georiferite (in stretta connessione con le banche dati a disposizione);

–      il Data Event amplierà l’ambito di azione e focalizzerà l’attenzione su attività di prevenzione tese a contrastare, in origine, ogni forma di elusione ed evasione contributiva. Questo significa introdurre una nuova attività: verifica preliminare dei soggetti. L’efficacia del nuovo sistema di intelligence del sistema economico e dei soggetti attori presuppone l’analisi degli eventi cosiddetti “normali” messi in relazione con le serie storiche. La finalità non è inseguire la patologia, condizione che molto spesso si traduce con la impossibilità di recuperare quasi del tutto l’evasione contributiva, ma di intercettarla già nelle primissime fasi dell’agire illecito. L’individuazione tempestiva di queste patologie consentirà di sottoporre le aziende coinvolte ad una particolare verifica che potrà interessare, laddove necessario, l’intero territorio nazionale, in modo da impedire che si consumi l’eventuale comportamento “contra legem”.

–      La Piattaforma C.A.S.CO. (Controllo Automatizzato Sgravi e COnguagli) – Al fine di potenziare le attività di controllo e programmare diversificate attività di verifica territoriali da realizzarsi relativamente a nuove possibili fattispecie “anomale” poste in essere dai datori di lavoro in sede di conguaglio, le Direzioni Regionali saranno dotate di un nuovo strumento informatico che consentirà, attraverso un’attenta analisi del rischio, di selezionare e sottoporre a controllo i diversi fenomeni ritenuti a rischio all’interno dei parametri operativi e metodologici forniti dalla Direzione Generale o rimodulati dalle Direzioni Regionali stesse in ragione della specificità territoriale.

L’attività di “intelligence” e l’ulteriore sviluppo della tecnologia informatica saranno, dunque, gli elementi principali con i quali la Verifica Amministrativa e l’Attività Ispettiva intendono prevenire e contrastare congiuntamente tutti i fenomeni e i comportamenti aziendali potenzialmente in grado di arrecare danno alle entrate dell’Istituto.

5. La struttura Centrale di Verifica Amministrativa

L’evoluzione delle funzioni della Verifica Amministrativa ha richiesto, pertanto, un conseguente ridisegno della sua struttura manageriale. L’attività di Verifica Amministrativa, svolta dalla DC Entrate è ripartita tra due team, ciascuno con le diverse e specifiche finalità che, di seguito, si provvede a sintetizzare:

TEAM “Metodologie di controllo del soggetto contribuente”: svolge attività istruttoria interna finalizzata ad incrementare l’accertamento contributivo tramite l’individuazione dei soggetti contribuenti che deviano maggiormente da parametri di congruità.

TEAM “Metodologie di analisi del rischio”: svolge attività di analisi strategica dei flussi contributivi al fine di individuare tipologie di frodi operate a danno delle entrate dell’Istituto; pone in essere le attività volte a prevenirne e contrastarne l’effettiva consumazione; analizza le attività territoriali afferenti all’Area Entrate, ne evidenzia le criticità e coadiuva le Sedi nel superamento delle stesse; individua criticità nella gestione dei processi e rende operative su tutto il territorio nazionale le “best practices” poste in essere da strutture “virtuose”.

Attraverso l’integrazione delle attività che saranno sviluppate con le strutture della DC Vigilanza Prevenzione e Contrasto Economia Sommersa, sarà possibile disporre a livello di Direzione Generale di un quadro completo ed aggiornato di tutte le fenomenologie/anomalie intercettate consentendo, all’una e all’altra Direzione, di intervenire per quanto di competenza, ovvero, di definire iniziative congiunte e, non da ultimo, di informare le realtà territoriali e, laddove necessario, di indicare le situazioni da “monitorare”.

6. Il ruolo delle Direzioni Regionali

Le singole esperienze maturate nello svolgimento delle attività di verifica, poste fin qui in essere dalle strutture territoriali, hanno permesso di implementare le procedure informatiche destinate ai controlli e di sviluppare nuove tecniche e modelli operativi che, in alcuni casi, hanno portato all’estensione su tutto il territorio nazionale delle migliori prassi (best practices) poste in essere territorialmente.

Con riferimento a tali attività, si prevede un nuovo ruolo per le Direzioni Regionali che, d’intesa con la D.C. Entrate e la D.C. Vigilanza, avranno il compito di sperimentare nuovi modelli di controllo mutuati sulla base delle attività svolte e potranno concentrare la propria attività di “intelligence” verso l’immediata individuazione di quelle fattispecie che possono rappresentare una reale evasione o una significativa elusione per le entrate dell’Istituto.

Le Direzioni Regionali, con l’ausilio dei nuovi strumenti informatici descritti in precedenza, vedranno ampliata la base informativa di supporto e le informazioni relative alle aziende operanti nel proprio ambito territoriale e saranno in grado di identificare quelle posizioni aziendali da considerarsi maggiormente a rischio evasione o elusione contributiva.

Attraverso i nuovi strumenti operativi sarà possibile elaborare rinnovati indicatori di rischiosità ed estrarre liste di aziende da considerare maggiormente a rischio sulle quali concentrare l’attenzione dell’attività amministrativa/ispettiva.

L’identificazione delle imprese a rischio, di fatto, richiede la conoscenza approfondita delle caratteristiche specifiche dei rapporti di lavoro e delle modalità organizzative delle imprese in rapporto al comparto e alla realtà territoriale nella quale svolgono la propria attività.

Le imprese che riescono a “sommergere” segmenti della propria forza lavoro presentano necessariamente una struttura lavorativa, per qualifica, decisamente squilibrata rispetto alle imprese omologhe operanti in quel territorio.

Ed è proprio su questo elemento, l’analisi delle anomalie e delle singolarità delle imprese rispetto ai profili medi del comparto operante sul territorio, che dovrà svolgersi l’attività di verifica in sede regionale finalizzata a rendere più efficace il targeting dell’attività di Verifica Amministrativa e/o di vigilanza ispettiva.

In ausilio alle predette attività, la Direzione Centrale Vigilanza sta sviluppando l’analisi per realizzare le opportune integrazioni alla procedura VGUnico – banca dati delle attività di verifica e vigilanza, in corso di progressivo rilascio (le operazioni si completeranno entro la fine dell’anno sostituendo integralmente l’attuale procedura VG00), per consentire alle Direzioni Regionali di attivare le “segnalazioni qualificate” al fine di tradurle in Attività Ispettiva.

In questo modo, sarà possibile pianificare, governare e monitorare l’attività di vigilanza attraverso un sistema sia centrale che territoriale, evitando di sovrapporre/duplicare per uno stesso soggetto l’attività di vigilanza e/o di verifica senza motivazione, a prescindere dalla competenza territoriale della posizione contributiva del soggetto, favorendo un corretto monitoraggio dell’azione amministrativa.

L’archivio centralizzato consentirà di tracciare tutte le azioni derivate: Verifica AmministrativaAttività Ispettiva “core”, attività amministrative preliminari quali i provvedimenti cautelativi atti a impedire il pagamento di prestazioni indebite (Naspi e Asdi, disoccupazione agricola etc.). Attraverso questo strumento ciascuna realtà territoriale avrà piena visione della condizione dei soggetti e, in caso di più situazioni ad alto rischio, potrà gestire tutti gli elementi per valutare al meglio il comportamento più efficace da tenere e le decisioni da assumere.

7. Il ruolo dei funzionari sul territorio

La nuove e diverse funzioni non potranno prescindere da un ulteriore impulso delle attività di Verifica sul territorio. Pertanto, si ritiene opportuno un aggiornamento professionale dei funzionari addetti a tale attività in virtù delle nuove “skill” necessarie ad un completo e corretto svolgimento dei compiti assegnati.

In altri termini, le unità in forza alla U.O. Verifica Amministrativa, a cui competeranno i relativi controlli, dovranno essere in grado di valutare nello specifico gli ambiti e le casistiche di intervento verso cui concentrare l’attività, in relazione all’analitica valutazione delle peculiarità delle rispettive aree territoriali.

Tali funzionari, anche attraverso l’apporto fornito da appositi coordinamenti e gruppi di lavoro, regionali e di sede, dovranno rivestire il duplice ruolo di primari sensori:

di tutti i comportamenti aziendali considerati a rischio, in relazione alle peculiari caratteristiche socio-economiche e alle diverse aree geografiche di riferimento;

di tutti i comportamenti e/o possibili utilizzi impropri delle procedure informatiche potenzialmente in grado di arrecare danno alle entrate dell’Istituto;

L’attività di verifica dei funzionari potrà svolgersi, nelle situazioni più elementari, attraverso un controllo “intelligente” operato mediante il mero incrocio di banche dati, ma potrà e dovrà, nei casi più complessi, essere svolto attraverso l’instaurazione di uno specifico contraddittorio con le aziende nel quale analizzare congiuntamente le anomalie rilevate.

Il più delle volte sarà proprio il contatto diretto con le aziende e/o i loro intermediari, il momento decisivo in cui il funzionario dovrà distinguere i comportamenti aziendali “anomali” ma rientranti nell’alveo della legalità rispetto a quelli che, invece, nascondono fenomeni di elusione/evasione contributiva ai danni dell’Istituto.

Quello che viene descritto, dunque, è un funzionario altamente professionalizzato, in grado di “leggere” tra le banche dati messe a disposizione, cogliere i segnali, anche deboli, di comportamenti potenzialmente a rischio ed agire di conseguenza, da un lato, rilevando e sanzionando il comportamento illecito e, dall’altro, utilizzando le informazioni acquisite per prevenire la concreta realizzazione o limitare l’estensione del fenomeno rilevato.

Tanto premesso, le nuove procedure informatiche messe a disposizione dell’Unità Organizzativa Verifica Amministrativa saranno caratterizzate da un elevato grado di “flessibilità” che consentirà ai funzionari addetti al controllo di:

modificare gli indicatori di rischio individuati dal centro, adeguandoli alla specifica realtà territoriale;

inserire nuovi indicatori di rischio che consentano di prevenire e contrastare ulteriori “anomalie” e comportamenti illeciti.

Grazie all’azione sinergica con le unità organizzative della vigilanza ispettiva, la Verifica Amministrativa potrà, inoltre, dare impulso ad attività di vigilanza, laddove emergano gravi irregolarità nonché comportamenti “silenti” irregolari non perseguibili amministrativamente.

Per assicurare una maggiore efficacia del giudizio prognostico circa la maggiore o minore rischiosità dei soggetti contribuenti, le attività di verifica dovranno essere svolte da funzionari che abbiano un’approfondita conoscenza dei singoli fenomeni sottoposti a controllo.

Per la crescita e lo sviluppo generale delle risorse umane addette a tali attività è stato congiuntamente predisposto un piano formativo del personale che, oltre ad illustrare dettagliatamente i ruoli e le sinergie da porre in essere tra la Verifica e la Vigilanza nel periodo 2015/2016, tenderà a fornire tutti gli elementi utili sia per una lettura approfondita delle banche dati sottese alle procedure citate sia per una corretta gestione del contraddittorio con l’azienda o l’intermediario al fine di consentire ai funzionari “verificatori” di far emergere gli elementi utili e necessari ad una corretta quantificazione della contribuzione omessa e/o evasa o, alternativamente, di predisporre una “segnalazione qualificata” per l’area ispettiva territorialmente competente.

Attraverso una preventiva ed attenta analisi delle competenze necessarie allo svolgimento delle nuove attività di verifica, tale percorso formativo tenderà a sviluppare: in primis, un maggior coinvolgimento e una attiva partecipazione dei funzionari alle singole attività di verifica attraverso la presa di coscienza dell’importanza dell’attività posta in essere in ciascuna fase del processo di accertamento e, di conseguenza, una approfondita conoscenza sostanziale delle disposizioni normative e di prassi che regolano le singole fattispecie oggetto di controllo.

In un’ottica di ottimizzazione dell’impiego delle risorse addette alla verifica, le attività formative saranno improntate allo sviluppo di “saperi innovativi” ovvero a favorire una reale maggiore efficacia del lavoro svolto e sviluppare attitudini e comportamenti orientati ad un potenziamento dei controlli e ad un incremento degli importi accertati.

Al riguardo, la figura del Responsabile di U.O. “Vigilanza ispettiva”, di cui alla circolare n. 108/2012<, fornirà una collaborazione diretta e costante al dirigente preposto all’Area Controllo flussi per l’individuazione delle aree e dei settori di attività verso i quali indirizzare l’azione ispettiva, coordinandosi anche con il Responsabile dell’U.O “Verifica Amministrativa”.

8. Linee guida per le nuove attività di Verifica Amministrativa

8.1 Le attività nell’area Aziende Uniemens

Oltre alle attività in corso di svolgimento, essenzialmente mirate all’aumento dell’accertato, sono in fase di avanzata realizzazione nuove piattaforme informatiche che, con l’intervento “intelligente” dei funzionari sul territorio saranno in grado di prevenire e contrastare i seguenti filoni di truffe e/o di elusione contributiva.

Lavoro fittizio

Il fenomeno consiste nell’apposita creazione o nell’utilizzo di matricole già attive, su cui far confluire flussi UNIEMENS contenenti nominativi di falsi lavoratori al solo fine di costituire posizioni assicurative per percepire indebitamente talune prestazioni previdenziali.

Per contrastare il fenomeno in parola sono stati individuati specifici “indici di rischio” in grado di riconoscere le peculiari anomalie presenti all’interno di tali denunce.

Sulla base di tali indici di rischiosità preliminare, saranno introdotte nuove forme di controllo dei flussi UNIEMENS in ingresso che, oltre a verificarne la correttezza formale, verificheranno la “congruità” sostanziale dei flussi, intercettando quelli a rischio prima del pagamento indebito della prestazione.

Inoltre, sarà accuratamente monitorata la vita lavorativa di quei lavoratori per i quali è già stato operato un annullamento del rapporto di lavoro. È stata, in pratica, realizzata una “black list” di soggetti che già in passato si sono resi protagonisti di rapporti di lavoro fittizi. La “storia contributiva” di questi soggetti sarà seguita e monitorata nelle denunce mensili (UNIEMENS) o trimestrali (DMAG) e, nei casi ritenuti a rischio, sarà generato in automatico un alert sul flusso trasmesso che farà scattare l’immediato controllo “sostanziale” a cura del funzionario territorialmente competente. La “black list” sarà costantemente aggiornata alla luce di tutti gli ulteriori annullamenti effettuati.

Ulteriori e più puntuali controlli saranno altresì predisposti ed effettuati già in sede di iscrizione e variazione delle aziende con dipendenti; in tal senso il messaggio Hermes n. 8124 del 29.10.2014 fornisce nuove indicazioni alle sedi per gestire le richieste di iscrizioni e riattivazioni considerate “a rischio”, ovvero quelle nelle quali è indicata una data di inizio/ripresa dell’attività risalente rispetto alla data della richiesta.

La maggior parte di queste aziende spesso ha sede legale in una determinata provincia, mentre le sedi operative si trovano in province appartenenti ad altre regioni. Per cui si verifica che le domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito vengono presentate presso una sede INPS diversa (quella in cui hanno la residenza i lavoratori interessati), rispetto a quella dove risulta essere svolta l’attività lavorativa. Questo disallineamento, creato ad arte, rende problematico ogni controllo alla Sede che eroga le prestazioni per competenza territoriale.

Occorre sottolineare che la fenomenologia di cui trattasi presenta, per alcuni aspetti, molte similitudini con le analoghe truffe perpetrate nel settore agricolo riguardo la costituzione di falsi rapporti di lavoro di manodopera bracciantile.

Pertanto, sulla scorta delle pregresse esperienze, oltre alle attività di monitoraggio che saranno condotte nelle sedi da parte degli addetti alla Verifica Amministrativa, la Direzione Centrale Vigilanza, di concerto con la Direzione Centrale Entrate, predisporrà piani di intervento nei confronti dei soggetti a rischio individuati con le nuove procedure all’uopo predisposte.

Inoltre, vista la gravità del fenomeno, in considerazione anche dei risvolti di natura penale eventuali e della concentrazione dello stesso in alcune zone del nostro territorio, si procederà ad avviare, attraverso l’azione degli ispettori facenti parte del Nucleo di Intervento Speciale coordinato a livello centrale, operazioni tese, non solo a contrastare il fenomeno, ma anche a dare un segnale importante in grado di ingenerare un effetto dissuasivo nei confronti di quei soggetti che continuano nella loro azione criminosa.

Compensazioni indebite tra soggetti diversi

Il fenomeno consiste nel pagamento della contribuzione INPS mediante l’utilizzo di presunti crediti di altri soggetti. Questi ultimi subiscono un danno (in caso di esistenza del credito); in caso contrario il danno è subito dall’Erario.

Nella nuova ottica i controlli muoveranno, oltre che sui pagamenti già effettuati, anche in via preventiva con l’obiettivo di “rifiutare” tali forme illecite di pagamento ed evidenziare immediatamente l’irregolarità dell’azienda, anche ai fini del DURC.

In tale direzione è già stato pubblicato il Messaggio Hermes n. 8080 del 28.10.2014 in cui vengono fornite alle sedi le prime istruzioni operative per la gestione dei modelli F24 anomali per incoerenza tra codice fiscale e posizione contributiva (l’attività in parola riguarderà tutte le Gestioni Inps).

Tale attività sarà svolta in accordo con l’Agenzia delle Entrate secondo quanto già previsto dal protocollo d’intesa siglato in data 26 maggio u.s. col quale i due Enti si impegnano a mettere a punto specifiche metodologie di controllo condivise.

Controllo delle agevolazioni contributive

Tramite la piattaforma TUTOR è attualmente in corso uno specifico controllo relativamente alle agevolazioni già percepite dalle aziende e previste dalla Legge 407/90 per le assunzioni di “inoccupati/disoccupati da almeno 24 mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento straordinario di integrazione salariale”. Tale attività di controllo sarà estesa a tutte le altre forme di agevolazioni e di riduzione della contribuzione.

I controlli saranno indirizzati alla verifica della presenza di tutti i requisiti (aziendali, requisiti dei lavoratori e limite temporale) previsti per il godimento dei benefici già percepiti ed al recupero di quelli non spettanti. In prospettiva, tramite l’incrocio di banche dati interne ed esterne all’Istituto, l’attività di controllo avrà come obiettivo il blocco immediato dei flussi contributivi che presentino forme di riduzione della contribuzione non spettante o anomala.

Controllo dei conguagli

In aggiunta ai controlli ordinari ex-post finalizzati alla verifica della effettiva spettanza degli importi conguagliati a titolo di ANF, MALATTIA e MATERNITÀ e al recupero delle somme indebitamente conguagliate, l’attività proseguirà secondo due nuove direttive:

1.  l’identificazione delle truffe riguardanti prestazioni pagate direttamente al lavoratore e comunque conguagliate dall’azienda e, nel caso degli ANF, conguagliate per più persone dello stesso nucleo familiare;

2.  il controllo puntuale e automatizzato di tutte le denunce UNIEMENS al fine di verificarne la congruità e la deviazione dagli standard, definiti incrociando settore di attività, dimensione aziendale, collocazione geografica e retribuzioni erogate. In tal modo tutte le denunce “anomale” saranno oggetto di verifica immediata da parte dei funzionari sul territorio, prima che le somme vengano effettivamente conguagliate.

Un’ulteriore tipologia di controllo riguarderà gli importi versati dalle aziende a titolo di accantonamento mensile del TFR e gli importi dalle stesse conguagliati sull’UNIEMENS. La fattispecie fraudolenta si concretizza essenzialmente nei casi in cui l’azienda conguagli un’anticipazione di TFR in mancanza di richiesta da parte del lavoratore interessato. Tale conguaglio decrementa la quota a disposizione del lavoratore che, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, si vedrà corrispondere un importo a titolo di TFR inferiore al dovuto.

Un ruolo centrale in tutte queste nuove tipologie di controllo sulle aziende UNIEMENS sarà svolto dalla Tecnologia informatica, ed in particolare, dalla fase di “Verifica”, presente nella procedura di “Gestione Contributiva” delle aziende UNIEMENS.

Tale fase, oltre che identificare e bloccare i flussi contributivi errati, permetterà il controllo e l’eventuale blocco dei flussi contributivi formalmente esatti, ma incongrui, anomali rispetto agli standard predefiniti ed in grado di arrecare danni alle Entrate dell’Inps.

Accanto alla tecnologia saranno determinanti l’attenzione e i comportamenti dei funzionari che dovranno, da un lato, effettuare i controlli sui flussi anomali segnalati dalle procedure, dall’altro intuire, cogliere e segnalare ulteriori anomalie riscontrate sul campo. Tali segnalazioni del territorio costituiranno l’aggiornamento delle regole informatiche dell’intercettazione dell’anomalia.

8.2 Le attività nell’area Agricola

Gli accertamenti tenderanno a garantire un controllo costante ed omogeneo sul territorio rispetto alle situazioni di incongruità contributiva già consumate e, contestualmente, a rendere sempre più percepibile la funzione di deterrenza dell’attività di Verifica.

Tutoraggio aziende agricole

È stata sviluppata la piattaforma informatica TUTOR-AGRI con l’obiettivo di far emergere e contrastare comportamenti aziendali fuori regola o, comunque, anomali. La prima analisi delle informazioni contenute nei flussi aziendali ha già consentito di individuare le posizioni aziendali che, per ridurre il carico contributivo, hanno indicato con i modelli DMAG caratteristiche contributive (in particolare “Zona Tariffaria” e “Tipo Ditta”) diverse ed incongruenti rispetto a quelle attribuite dalla sede a seguito dell’istruttoria della Denuncia Aziendale. Tale attività è, dunque, rivolta al recupero della contribuzione non versata per effetto della mancata o errata indicazione delle citate caratteristiche contributive.

In aggiunta a tale attività si prevede di integrare ulteriormente la PIATTAFORMA TUTOR-AGRI con lo sviluppo di sezioni dedicate al controllo delle fattispecie di seguito elencate.

Verifica dei tipi contratto e delle somme compensate dalle aziende

Analogamente a quanto previsto per le aziende UNIEMENS è in via di predisposizione una procedura finalizzata a verificare correttezza e congruità:

dei tipi contratto dichiarati nel flusso DMAG per ogni lavoratore assoggettato a contribuzione con particolare riferimento a quelli che danno luogo a benefici e/o riduzioni subordinati alla regolarità contributiva dell’azienda (lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi – L. 407/90, – lavoratori assunti dalle liste di mobilità – L. 223/91, lavoratori apprendisti etc.);

delle somme poste a credito sul modello F24 dalle aziende a titolo di anticipo prestazioni corrisposte ai lavoratori.

Verifica del versamento del contributo di solidarietà ex L. 166/1991

È in via di realizzazione una nuova sezione del Tutor-Agri per la verifica della indicazione e/o congruità delle somme dichiarate nel quadro “C” del flusso DMAG ai fini dell’assoggettamento a contribuzione di solidarietà ex-lege 166/1991; l’omessa e/o insufficiente dichiarazione delle suddette somme comporta un’omissione contributiva totale e/o parziale.

Controllo di congruità del fabbisogno di manodopera

Infine, nell’ottica di prevenire fenomeni irregolari e possibili truffe, accanto alle procedure sopra descritte, basate su controlli ex-post finalizzati ad accertare maggiore contribuzione dovuta dalle aziende, è in fase di collaudo un’ulteriore applicazione finalizzata:

all’individuazione di falsi rapporti di lavoro;

all’individuazione di aziende a rischio di utilizzo di lavoro nero e/o irregolare;

alla riduzione di erogazioni di prestazioni indebite.

L’applicazione, sulla base dei dati colturali dichiarati spontaneamente dall’azienda nel modello di Denuncia Aziendale (DA), elaborerà sulla base di specifici algoritmi, il corretto fabbisogno tendenziale di manodopera per anno solare.

Tale valore verrà confrontato, in una prima fase, con il valore del fabbisogno dichiarato dall’azienda nel quadro ‘E’ del modello di Denuncia Aziendale (DA) ed in caso di notevole scostamento, consentirà attraverso un sistema di semafori, l’individuazione di aziende da sottoporre ad eventuale controllo preventivo.

In una seconda fase, il valore elaborato dalla procedura sarà confrontato anche con le giornate effettivamente dichiarate nell’anno tramite il flusso DMAG, al fine di individuare e sottoporre a controllo le aziende con dati “incongrui” prima della compilazione degli elenchi nominativi dei braccianti agricoli che, come noto, sono il presupposto per il pagamento delle prestazioni.

 

 Il Direttore Generale 
 Cioffi 

Vigilanza documentale, INPS e lotta all’evasione – FORUM PA 2016<

Circolare n. 108/2017 del 31/08/2012 Oggetto: nuovo assetto organizzativo dell’Area vigilanza.<

Circolare INPS n. 93/2017 del 30.05.2017 Oggetto: Sviluppo delle attività di vigilanza documentale. Prassi operative e procedure automatizzate preordinate a favorire l’individuazione di aziende che simulano l’instaurazione di rapporti di lavoro.<

Circolare INPS n. 147/2017 del 07.08.2015 Evoluzione dell’attività di Verifica Amministrativa – La nuova mission – L’integrazione con il nuovo modello organizzativo dell’Attività Ispettiva – La struttura Centrale – Il ruolo delle Direzioni Regionali – Il ruolo dei funzionari sul territorio – Le attività per l’anno 2015.<

 

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