Interrogazione a risposta in commissione presentato da DADONE Fabiana (M5S), Mercoledì 08.11.2017, seduta n. 883 Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Se il Ministro interrogato non intenda individuare e trasferire risorse adeguate.

Gentili colleghi,

ritenendo di fare cosa gradita nei confronti degli associati e non, lo Staff ILA segnala l’Interrogazione a risposta in commissione 5-12630 presentato da DADONE Fabiana (M5S), Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883 Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Se il Ministro interrogato non intenda individuare e trasferire risorse adeguate, per valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro.<

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Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12630 presentato da DADONE Fabiana (M5S), Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883 Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Se il Ministro interrogato non intenda individuare e trasferire risorse adeguate, per valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro.<

 

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/12630

Dati di presentazione dell’atto

Legislatura: 17

Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017

Firmatari

Primo firmatario: DADONE FABIANA <
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/11/2017

Destinatari

Ministero destinatario:

  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/11/2017

Stato iter:

IN CORSO

Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-12630

presentato da

DADONE Fabiana

testo di

Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

DADONE<. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

l’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata «Ispettorato nazionale del lavoro» è stata istituita ai sensi del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149;

ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 26 maggio 2016, n. 219, l’Ispettorato ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia organizzativa e contabile, è sottoposto alla vigilanza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al controllo della Corte dei conti;

l’intervento normativo contenuto nella più complessiva riforma in materia di lavoro meglio nota come Jobs Act, istituendo il nuovo Ispettorato per il lavoro ha inteso accorpare in un unico ente, direzioni territoriali e attività relative alle politiche sociali di Inps e Inail, con l’idea di razionalizzare le risorse e i controlli ispettivi e con l’obiettivo finale di evitare sprechi economici;

ciò nonostante secondo quanto denunciato dalle rappresentanze sindacali, «l’ente ad oggi, è una scatola vuota, senza risorse e senza senso». Secondo i lavoratori, infatti, l’Agenzia unica verserebbe in condizioni operative e organizzative critiche: scarse risorse ministeriali in termini di strumentazione informatica e banche dati, mancanza di una idonea copertura assicurativa per i rischi oggettivi connessi alla funzione ispettiva, necessità di ampliare il personale e di garantire una formazione adeguata e un generale miglioramento delle condizioni professionali ed economiche;

ad oggi l’Ispettorato del lavoro conserva una concorrente competenza in materia di sicurezza sul lavoro solo per il settore edile, mentre i servizi ispettivi delle Asl hanno una generale competenza in materia; l’Ispettorato risulta nell’estrema difficoltà di considerare possibile una valutazione dei profili di sicurezza sul lavoro disgiunta dalla verifica dei profili di legittimità dei contratti e dei rapporti di lavoro;

le organizzazioni dei lavoratori lamentano che l’unificazione dei servizi ispettivi Inps, Inail ed ex direzioni del lavoro sarebbe avvenuta solo sulla carta perché, attualmente, tutti i funzionari ispettivi hanno il medesimo tesserino, posseggono formalmente le stesse competenze ma vengono ubicati nei precedenti uffici, conservando il precedente trattamento economico e normativo;

la conseguenza è che oggi la condizione è addirittura peggiorata perché sono aumentate le competenze ma non si è parificata la condizione economica e normativa dei funzionari ispettivi dei tre enti. Sempre secondo i lavoratori non sarebbe stata fornita alcuna dotazione informatica idonea ed adatta alle competenze acquisite;

a mero titolo esemplificativo si segnala che l’indennità di missione riconosciuta al personale ispettivo quando svolge attività in servizio esterno è pari a 0,86 euro all’ora, riconosciuta dopo quattro ore di lavoro. Una indennità che dovrebbe compensare il disagio di un’attività svolta in condizioni atmosferiche non sempre ottimali, in luoghi disagiati ed in orari non consoni, oltre che in condizioni sociali spesso avverse se non addirittura pericolose;

nonostante e malgrado le condizioni richiamate, l’attività dell’Ispettorato, solo grazie all’impegno profuso dagli stessi lavoratori appare performante, almeno in alcune aree del Paese: ad esempio l’ufficio di Cuneo potrà presentare alla direzione centrale il raggiungimento di tutti gli obiettivi demandati con il recupero di un imponibile contributivo di oltre 5 milioni di euro, il riscontro di oltre 100 lavoratori in nero, svariate decine di falsi lavoratori autonomi e innumerevoli violazioni legate ad una non corretta gestione dei rapporti di lavoro –:

se il Ministro interrogato non intenda individuare e trasferire risorse adeguate, per valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
(5-12630)

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12630 presentato da DADONE Fabiana (M5S), Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883 Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Se il Ministro interrogato non intenda individuare e trasferire risorse adeguate, per valorizzare e migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del lavoro.<

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