Sentenza n. 24429/2017 del 05.04.2017 della Corte di Cassazione “No alla tenuità del fatto per pluralità di violazioni in materia di sicurezza dei lavoratori con esposizione dal pericolo di caduta dall’alto”.

Gentili colleghi,

ritenendo di fare cosa gradita nei confronti degli associati e non, lo Staff ILA segnala la Sentenza n. 24429/2017 del 05.04.2017 della Corte di Cassazione “No alla tenuità del fatto per pluralità di violazioni in materia di sicurezza dei lavoratori con esposizione dal pericolo di caduta dall’alto”.<

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Sentenza della Corte di Cassazione n. 24429/2017 del 05.04.2017<

Sentenza n. 24429/2017 del 05.04.2017 della Corte di Cassazione “No alla tenuità del fatto per pluralità di violazioni in materia di sicurezza dei lavoratori con esposizione dal pericolo di caduta dall’alto”.<

Penale Ord. Sez. 7 Num. 24429 Anno 2017 Presidente: SAVANI PIERO Relatore: LIBERATI GIOVANNI Data Udienza: 05/04/2017<

ORDINANZA<

sul ricorso proposto da:

XXXXXXX XXXXXXXX N. IL 11/ww/1970

avverso la sentenza n. 1233/2016 TRIBUNALE di TORINO, del 15/06/2016

dato avviso alle parti;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI LIBERATI;

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza indicata in epigrafe il Tribunale di Torino ha condannato Xxxxxxxx xxxxxxx alla pena di euro 4.800,00 di ammenda in relazione a plurime violazioni alle disposizioni in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al d.lgs. 81/2008<.

Avverso tale sentenza l’imputato ha proposto ricorso per cassazione, lamentando violazione dell’art. 131 bis cod. pen. e vizio di motivazione riguardo alla mancata applicazione della causa di non punibilità prevista da tale disposizione, sottolineando la mancata considerazione da parte del Tribunale della avvenuta regolarizzazione di buona parte delle irregolarità, con la conseguente eliminazione di pericoli per i lavoratori.

CONSIDERATO IN DIRITTO

Il ricorso, peraltro affidato a censure generiche, prive di qualsiasi confronto critico con la fattispecie concreta e con la motivazione del provvedimento impugnato, è manifestamente infondato.

Va, anzitutto, osservato che la sentenza impugnata è successiva alla introduzione della disposizione di cui all’art. 131 bis cod. pen., di cui avrebbe quindi dovuto essere richiesta l’applicazione al giudice del merito, sicché la mancanza di tale richiesta esclude la sussistenza di un vizio di motivazione sul punto e preclude a questa Corte l’esame della relativa questione, in quanto l’aspetto dell’applicabilità dell’art. 131 bis cod. pen. non può essere dedotto per la prima volta in cassazione, ostandovi il disposto di cui all’art. 609, comma terzo, cod. proc. pen., se tale disposizione era, come nella specie, già in vigore alla data della deliberazione della sentenza impugnata (Sez. 6, n. 20270 del 27/04/2016, Gravina, Rv. 266678, nella quale è stato precisato che la questione postula un apprezzamento di merito precluso in sede di legittimità, ma che poteva essere proposto al giudice procedente al momento dell’entrata in vigore della nuova disposizione, come motivo di appello ovvero almeno come sollecitazione in sede di conclusioni del giudizio di secondo grado; conf. Sez. 7, Ordinanza n. 43838 del 27/05/2016, Savini, Rv. 268281).

È appena il caso, comunque, di rilevare, che, in considerazione della pluralità di violazioni e del loro contenuto, non ricorrono né il requisito della non abitualità delle violazioni, avendo l’imputato commesso plurime violazioni alle disposizioni in materia di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro, né quella della esiguità del pericolo conseguente alle condotte poste in essere dall’imputato, giacché, con un comportamento potenzialmente assai pericoloso per l’incolumità e la sicurezza dei lavori, il ricorrente aveva omesso l’approntamento di una serie di fondamentali cautele antinfortunistiche (e cioè di dotare le impalcature, i pianerottoli e le passerelle di opere provvisionali idonee a evitare il pericolo di cadute dall’alto, e anche di munire le aperture dei solai e delle piattaforme di parapetti e tavole fermapiede), esponendo al rischio di caduta dall’alto un numero indeterminato di lavori, con la conseguenza che deve essere esclusa la particolare tenuità del pericolo conseguente alle condotte dell’imputato, e con essa anche la particolare tenuità del fatto ai sensi dell’art. 131 bis cod. pen.

Il ricorso deve, pertanto, essere dichiarato inammissibile, stante la manifesta infondatezza dell’unica doglianza cui è stato affidato.

L’inammissibilità originaria del ricorso esclude il rilievo della eventuale prescrizione verificatasi successivamente alla sentenza di secondo grado, giacché detta inammissibilità impedisce la costituzione di un valido rapporto processuale di impugnazione innanzi al giudice di legittimità, e preclude l’apprezzamento di una eventuale causa di estinzione del reato intervenuta successivamente alla decisione impugnata (Sez. un., 22 novembre 2000, n. 32, De Luca, Rv. 217266; conformi, Sez. un., 2/3/2005, n. 23428, Bracale, Rv. 231164, e Sez. un., 28/2/2008, n. 19601, Niccoli, Rv. 239400; in ultimo Sez. 2, n. 28848 del 8.5.2013, Rv. 256463; Sez. 2, n. 53663 del 20/11/2014, Rasizzi Scalora, Rv. 261616).

Tenuto conto della sentenza 13 giugno 2000, n. 186, della Corte costituzionale e rilevato che, nella fattispecie, non sussistono elementi per ritenere che «la parte abbia proposto il ricorso senza versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità», alla declaratoria dell’inammissibilità medesima consegue, a norma dell’art. 616 cod. proc. pen., l’onere delle spese del procedimento nonché quello del versamento della somma, in favore della Cassa delle ammende, equitativamente fissata in C 2.000,00.

P.Q.M.

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di C 2.000,00 in favore della Cassa delle ammende.

Così deciso in Roma, il 5 aprile 2017

Il Consigliere estensore                                            il Presidente

 

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Sentenza della Cassazione n. 41129/2017 del 10/03/2016 Smontaggio ponteggio, Pimus redatto in italiano incompleto, assenza di DPC e DPI, preposto straniero non in grado di capire quanto scritto nel Pimus, Ispezione Ispettore ASL Milano.<

Sentenza di Cassazione n. 23056/2017 del 03/10/2017 “la fattispecie di subordinazione prevista dall’articolo 2094 del codice civile non richiede necessariamente una continuità giornaliera nell’esercizio dell’attività lavorativa”<

Sentenza della Corte di Cassazione N. 39882/2017 del 29/08/2017 corretto calcolo dell’omesso versamento all’Inps delle ritenute previdenziali differenze con la nota MLPS n. 9099 del 3 maggio 2016<

Sentenza N. 21053/2017 del 11/09/2017 della Corte dei Cassazione Mancato rispetto anche formale delle norme di prevenzione infortuni comporta la perdita di agevolazioni contributive<<

Sentenza N. 18396/2017 del 15.03.2017 della Corte di Cassazione Mancata formazione e mancata visita medica di un lavoratore autonomo che eserciti mansioni tipiche del lavoratore dipendente con strumenti messi a disposizione dell’imprenditore nel cantiere<<

Sentenza della Corte di Cassazione n. 19709/2017 del 08.08.2017, l’esperienza pregressa del lavoratore non esonera dall’obbligo di formazione del lavoratore; .. comportamento abnorme del lavoratore..<<

Sentenza della Corte di Cassazione n. 39072/2017 del 18.07.2017 reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali basta la consapevolezza di non versare all’Inps quanto dovuto.<<

Sentenza n. 19435/2017 del 03.08.2017 della Corte di Cassazione Infortuni, responsabilità del preposto di fatto.<<

Sentenza n. 13204/2017 del 23/Il/2016 della Corte di Cassazione Mancata produzione documentale agli ispettori del lavoro.<<

Sentenza della Corte di Cassazione n. 35757/2017, si può avere tenuità del fatto anche con precedenti penali<<

Sentenza della Corte di Cassazione n. 17531/2017 del 14.07.2017 Badge a radio frequenza illegittimo<<

Sentenza n. 700/2017 pubblicata il 16/02/2017 del Consiglio di Stato “Sentenza sulla sospensione dell’attività imprenditoriale”<<

Sentenza n. 13203/2017 del 23/Il/2016 della Corte di Cassazione Il commercialista non è punibile per il reato più grave di violazione della procedura di emersione dei lavoratori extracomunitari…<<<

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Corte di giustizia dell’Unione europea COMUNICATO STAMPA n. 143/16 Lussemburgo, 21 dicembre 2016 uno Stato membro di opporsi, in talune circostanze, a licenziamenti collettivi nell’interesse della protezione dei lavoratori e dell’occupazione.<<<

Sentenza n. 18507/2016 del 21/09/2016 della Corte di Cassazione ricorso, da parte del datore, ad una agenzia investigativa per verificare l’attendibilità della certificazione medica di lombosciatalgia presentata dal lavoratore.<<<

Sentenza n. 24455/2016 del 30/Il/2016 della Corte di Cassazione non può essere licenziato per giusta causa il dipendente che, improvvisamente trasferito in un altro reparto e senza un congruo preavviso, si rifiuta di lavorare.<<<

Sentenza n. 34900/2007 del 17/09/2007 della Corte di Cassazione “Lavoratori minorenni privi di visita medica e Improcedibilità penale”<<<

Sentenza n. 1315/2016 del 15/12/2016 del TAR Reggio Calabria Anomalia dell’offerta, il nuovo Codice impone il rigoroso rispetto degli obblighi retributivi minimi<<<

Sentenza n. 24803/2016 del 05/12/2016 della Corte di Cassazione “la prova nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo”<<<

Infortunio sul Lavoro: Sentenza n. 24442/2016 del 30/Il/2016, Infortunio con una macchina impastatrice. Responsabilità contrattuale o extracontrattuale tra datore, venditore e costruttore<<<

Infortunio sul lavoro – Sentenza n. 23781/2016 del 22/Il/2016 Postumi non cumulabili derivati da infortunio.<<<

Infortunio sul lavoro: Sentenza n. 44327/2016 del 30/09/2016 della Corte di Cassazione, Art. 71 del D. Lgs. n. 81/2008 Il datore di lavoro ha l’obbligo di verificare la sicurezza delle macchine introdotte nella propria azienda<<<

Sentenza n. 22489/2016 del 04/Il/2016 della Corte di Cassazione la quale dichiara che non può configurarsi una risoluzione del rapporto per mutuo consenso se il lavoratore nelle more dello svolgimento dell’iter giudiziale trova un’altra occupazione<<<

Sentenza n. 22550/2016 del 07/Il/2016 Legittimo il licenziamento del dipendente pubblico che si sottrae per due volte alla visita medica di idoneità fisica.<<<

Sentenza n. 45394/2016 del 31/03/2016 In caso di procedimento per evasione fiscale legato all’emissione di fatture inesistenti non può essere emessa sentenza di condanna senza consentire all’imputato di ammettere come prova il libro dei beni ammortizzabil<<<

Sentenza n. 23397/2016 del 17/Il/2016 della Corte di Cassazione. Le SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE hanno deciso che il credito previdenziale di cui alle cartelle non opposte soggiace a termine di 5 anni (e non 10).<<<

Sentenza n. 39023/2016 del 15/03/2016 della Corte di Cassazione. Appalto e infortunio durante i lavori in quota. Se i dipendenti sono stati informati dei rischi, il committente non è responsabile.<<<

Sentenza n. 45198/2016 del 07/04/2016 della Corte di Cassazione dove la Cassazione spiega che se il Datore di lavoro installa telecamere senza autorizzazione anche se le tiene spente è comunque reato.<<<

Sentenza n. 19557/2016 del 30/09/2016 della Corte di Cassazione ai fini dei presupposti applicativi della disciplina in materia di licenziamento non possono essere computati nell’organico i dipendenti delle sedi estere dell’azienda<<<

Sentenza n. 22323/2016 del 03/Il/2015 della Corte di Cassazione con la quale si ritiene discriminatorio con effetti ritorsivi il licenziamento del lavoratore disposto per giustificato motivo oggettivo ritenuto insussistente, allorquando le vere ragioni ..<<<

Sentenza n. 22936/2016 del 10/Il/2016 della Corte di Cassazione “in caso di rapporto part-time verticale annuo, i periodi di riposo vanno riconosciuti ai fini del pieno accredito della contribuzione”.<<<

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